Matteo Renzi sostiene che fu condannato solo perché “non poteva non sapere“. Oppure perché “prendeva i soldi ma solo per il partito“. E i partiti, tutti i partiti, “non rispettavano le regole”. O ancora, come ha scritto Giorgio Gori sul Foglio, perché “la rivoluzione dei giudici spazzò via gli assetti politici che avevano accompagnato l’Italia per cinquant’anni”. Non è solo una beatificazione quella che sta andando in onda su Bettino Craxi nel ventesimo anniversario della morte. Nella migliore delle ipotesi è una vera e propria censura delle vicende giudiziarie in cui fu coinvolto il leader del Partito socialista. Nella segue…
Source: Il Fatto Quotidiano