By Ilaria Mauri
Due diverse applicazioni installate sugli smartphone di milioni di persone che registrano i loro dati personali e monitorano tutti i loro spostamenti. Tempestività, controllo e coinvolgimento attivo della popolazione. Così la Cina verifica che i suoi abitanti rispettino la quarantena imposta per sconfiggere l’epidemia di coronavirus e riesce a risalire a tutte le persone con cui è entrato in contatto chi risulta poi essere infetto. Un sistema di sorveglianza complesso, che mette in secondo piano privacy e libertà individuali, ma che dopo 50 giorni sta iniziando a dare risultati: negli ultimi giorni a Wuhan, città focolaio del contagio, sono stati segue…
Source: Il Fatto Quotidiano