C’è un problema. Il problema peggiora se ci muoviamo, perché lo propaghiamo. Muovendoci rischiamo noi e rischiamo tutti. E allora stiamo a casa. Inevitabile. Lo scrivevo il 2 marzo, dieci giorni fa, quando avevamo solo qualche decina di decessi.
L’umanità, la vita, non le ho fatte io. Non le hai fatte tu. La convinzione di poter governare tutto, invece, è una nostra creazione. Il pianeta Terra se ne frega delle teorie economiche di crescita ininterrotta, di disponibilità imperitura delle risorse, di superomismo alla ricerca della perenne giovinezza e della longevità. Siamo solo un dettaglio intelligente dell’universo, tutto qui.
Nel 2008 ci siamo segue…
Source: Il Fatto Quotidiano