Come quando un fastidioso rumore del motore ci costringe ad aprire il cofano della macchina mostrandoci un mondo prima sconosciuto, così un evento epocale come il coronavirus apre degli squarci inconsueti sulla nostra società.
Due nipotini di cinque-sei anni salutano i nonni dalla finestra del terzo piano, “Non possiamo scendere” dicono, “ e noi non possiamo salire”, fa la nonna, “veramente io non voglio salire, non vorrei ammalarmi” aggiunge il nonno. “Va bene, ma quando il virus finisce torniamo a dormire da voi!” concludono i bambini.
C’è chi interpreta le raccomandazioni della sicurezza con spavalderia e superficialità, mostrandosi scettico ed evitando di segue…
Source: Il Fatto Quotidiano