By Renzo Rosso
La cambiale fu firmata molti anni fa. Erano gli anni post-boom. Dopo il baby boom demografico, il boom economico aveva sostenuto il paese, assurto poi a quarta potenza mondiale (1991). Costruire un albergo nell’impluvio, fondare la pila di un ponte sul letto di un impluvio, coprire tout-court l’impluvio con un parcheggio, scaturivano allora da un impeto creativo condiviso da tutti.
Tranne alcuni, pochi, antipatici gufi. Quella crescita – per alcuni contemporanei, il bel tempo che fu – si fondava anche sul debito, ben poco keynesiano, contratto con la geografia fisica. E la natura ci chiede adesso di onorare quella cambiale.
Non c’erano segue…
Source: Il Fatto Quotidiano