Forza Salvini, ora vada a citofonare a casa di un mafioso

By Alberto Marzocchi

C’è caos. Le grida si fanno via via più forti. Vola qualche parolaccia. Le telecamere sono tutte per lui. I giornalisti, coi microfoni sotto la sua bocca, lo marcano stretto. Poco più in là, lo spacciatore aspetta. Sa che toccherà pure a lui. Matteo Salvini saluta i sostenitori e rassicura: “Non mollo”. Poi si separa dalle tv. E lontano da collaboratori e cronisti, si trova faccia a faccia con lo spacciatore. Una pacca sulla schiena, poi la stretta di mano seguita da uno scambio di parole. C’è deferenza, nel gesto. Un rispetto vicendevole.

La fatidica domanda che sta facendo il segue…

Source: Il Fatto Quotidiano

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