Difficile da immaginare ora, ma c’è stato un tempo in cui i Red Hot Chili Peppers erano una band pressoché sconosciuta: ben prima che il nome di John Frusciante diventasse sinonimo di instabilità, la grande costante di un gruppo tra i più venduti degli ultimi 40 anni era data, neanche a dirlo, dalla droga.
Ed è così, per overdose, che il 25 giugno 1988 moriva Hillel Slovak: chitarrista, che nonostante non compaia nel primo omonimo “Red Hot Chili Peppers” (nel quale comunque è accreditato) degli stessi fu fondatore: contribuendo in maniera decisiva ai successivi “Freaky Styley” e “The Uplift Mofo Party segue…
Source: Il Fatto Quotidiano