Potevano essere rom, bulgari, rumeni, nigeriani o di qualsiasi altra etnia. Birka e Christian, i due bimbi di 4 e 2 anni, morti carbonizzati nella baraccopoli di Stornara, in provincia di Foggia, non sono vittime di segregazione razziale. E non sono morti di “campo nomadi”. Pare che non fossero neppure rom ma appartenenti a una delle tante famiglie bulgare che insieme ai rom strappano la loro vita sui campi pugliesi. Sono vittime di un pezzo dell’economia del nostro paese basata sullo sfruttamento spietato di persone disperate. E se vogliamo cercare la chiave di lettura nella ricerca di soluzioni non la segue…
Source: Il Fatto Quotidiano