Il movimento delle sardine, per ora, mi piace. La scelta di definirsi in modo soltanto negativo, attraverso il rifiuto della Lega di Salvini e della sua propaganda e attraverso la negazione di una affiliazione partitica, mi sembra avere precise e condivisibili ragioni. Le sardine hanno emesso un manifesto alquanto vago, che se non altro costituisce un timido tentativo di fare cultura politica in un paese nel quale la cultura politica è poverissima.
Un manifesto politico non è un programma, men che meno un programma di partito, e va interpretato alla luce del comportamento politico delle sardine, che dicono basta ad una segue…
Source: Il Fatto Quotidiano