Legge elettorale, i politici non vogliono il doppio turno alla francese. E così avremo il solito pasticcio

By Critica liberale

di Paolo Bagnoli

Qualcuno ha osservato che la recente decisione della Corte Costituzionale chiude la stagione della “seconda Repubblica” apertasi con l’iniziativa di Mario Segni. Possiamo anche dire così; ma le cose stanno in maniera più complessa, anche se la definizione non è del tutto priva di senso. Il problema però, ancora una volta, è un altro. È un motivo che sottende sia il referendum Segni sia quanto successo dopo, in relazione alle leggi elettorali via via proposte e cambiate.

Con una faciloneria e supponenza addirittura professionale alla crisi strutturale della politica democratica – naufragata sotto lo tsunami di Tangentopoli -, invece segue…

Source: Il Fatto Quotidiano

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