Da ministro dell’Interno, Matteo Salvini voleva “rottamare” il vecchio sistema d’accoglienza, perché a suo dire, mangiatoia per cooperative e parcheggio per “clandestini”. Quando Luciana Lamorgese ha preso il suo posto al vertice del Viminale ha promesso discontinuità nel gestire l’immigrazione. Eppure “le modifiche apportate al sistema vanno in una direzione peggiorativa, con ancora meno trasparenza”, dice Fabrizio Coresi, policy advisor sull’immigrazione di ActionAid. Ha curato, insieme a Openpolis, Centri d’Italia, monitoraggio del sistema basato in gran parte su richieste di accesso agli atti, del quale il 17 febbraio è uscita la terza parte, che si concentra sulla distribuzione e segue…
Source: Il Fatto Quotidiano