Più vedi il documentario Notturno di Gianfranco Rosi più ti accorgi della forza del reale che può trasmetterti il cinema. Secondo italiano in Concorso a Venezia 77, l’opera sesta del regista italiano è un ritorno maestoso alle origini di un rigoroso percorso estetico ed etico che all’epoca del Sacro Gra avevamo, paradossalmente, un po’ perso di vista. Dicevamo del cosiddetto “reale”. Qui un angolo di mondo in guerra. Quella Siria caotica, frammentata, multiforme, con almeno cinque forze militari in campo da quasi un decennio. Ebbene, Rosi non filma il conflitto armato (e per questo potrebbe prendersi parecchie critiche più politiche segue…
Source: Il Fatto Quotidiano