Lo hanno freddato in strada con un gesto eclatante e dimostrativo, davanti agli occhi della figlia e abbandonando l’arma sulla scena del crimine. Un messaggio alle cosche del territorio dove si è consumato l’omicidio ma anche in modo che tutti potessero capire le conseguenze per chi non abbassava la testa. Un’esecuzione in piena regola come quella riservata ai boss. Due colpi di pistola calibro 7,65 che non gli hanno lasciato scampo.
Ma Bruno Ielo non era un boss. Per la squadra mobile e per la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Bruno Ielo era “un semplice e onesto tabaccaio” che, segue…
Source: Il Fatto Quotidiano