Anastasiya Kylemnyk era solo un tramite. Un corriere incensurato da utilizzare per far arrivare la droga altrove. E per giunta donna, quindi “meno sospetta”. Forse assoldata da Giovanni Princi, “inserito stabilmente in contesti criminali”, che si era già giocato il “jolly” dell’arresto e non poteva più rischiare in prima persona. È l’ipotesi degli inquirenti che continuano a lavorare sul “contesto” che ha portato all’omicidio di Luca Sacchi, il 24enne ucciso il 23 ottobre scorso al quartiere Appio Latino di Roma in seguito a una rapina messa a segno dai 21enni romani Valerio Del Grosso e Paolo Pirino.
L’inchiesta va avanti, segue…
Source: Il Fatto Quotidiano