Ridammi mio figlio. La frase suona dolorosa e cupa all’indirizzo di Rita. Dall’altra parte della porta un’altra donna. È straniera, parla un’altra lingua. Lei quel figlio che rivuole indietro lo ha perso per sempre. Ha saputo solo dopo la sua morte che era il compagno del figlio di Rita.
Ho un ricordo confuso di questa storia, raccontata tanto tempo fa nel film di Claudio Cipelletti Due volte genitori, prodotto da Agedo, l’associazione di genitori e amici di persone Lgbt+. Ma ricordo che quel ragazzo non riusciva a fidarsi di sua madre. Ed è morto senza averle mai detto chi fosse davvero. segue…
Source: Il Fatto Quotidiano