Fino a una ventina di anni fa tra gli obblighi cinefili c’erano i film diretti dal regista cinese Zhang Yimou. Poi, complice un allineamento politico del nostro rispetto alla dittatura governativa del suo paese, e a una serie di vorticosi titoli wuxia pian, è stato un filino messo alla porta come un esecutore qualunque. Solo che se un cineasta ha talento, e Zhang a 71 anni ne ha ancora da vendere, è francamente impossibile fingere che non esista più. Una prova lampante è One Second, autentico capolavoro epico sentimentale, incastonato in un contesto storico/politico del passato rivoluzionario cinese di metà segue…
Source: Il Fatto Quotidiano