Quasi quattro anni di depistaggi, silenzi e bugie dal regime egiziano di Al Sisi sul caso Regeni non bastano a fermare le collaborazioni tra Roma e il Cairo. Rapporti che proseguono, Nel segno della realpolitik, non soltanto sul campo economico e in quello diplomatico (dopo il ritorno dell’ambasciatore italiano,), a quasi quattro anni dall’omicidio del giovane ricercatore italiano. E al di là dell’iscrizione di cinque ufficiali dei servizi segreti e della polizia investigativa del Cairo tra gli indagati da parte della procura di Roma, quasi un anno fa.
Certo, non sono mancate le polemiche per la segue…
Source: Il Fatto Quotidiano