di Vera Cuzzocrea*
Ha suscitato interesse, in questi giorni, la notizia relativa alla presentazione che una scuola della Capitale forniva di sé sul proprio sito web. Una descrizione che, andando ben oltre la mera descrizione del contesto territoriale in cui era collocata, sfociava in una spiacevole categorizzazione sociale dei diversi plessi, frequentati in un caso da studenti “esclusivamente di ceto medio-alto e figli dell’alta borghesia”, dall’altro “di estrazione sociale medio-bassa” e“con cittadinanza non italiana”.
Il problema a oggi parrebbe risolto: il testo incriminato sarebbe stato corretto e alcune voci dal campo avrebbero ribadito un impegno interno orientato in realtà in direzione opposta, segue…
Source: Il Fatto Quotidiano