di Selene Vatteroni
Quello con un autografo è senza dubbio l’incontro più emozionante che può capitare di fare nella ricostruzione testuale di un’opera letteraria. Paradossalmente lo sanno bene i filologi e gli studiosi della letteratura italiana, che di Dante, padre della nostra lingua e tradizione letteraria, non hanno mai trovato nemmeno una firma.
Uno straordinario incontro è toccato invece ai colleghi francesi: si tratta della strofa conclusiva, la nona, di Les Bijoux, una delle sei poesie condannate della prima edizione de Les Fleurs du Mal (Paris 1857) di Charles Baudelaire. Visione sensuale e vertiginosa di una donna vestita solo dei propri gioielli, segue…
Source: Il Fatto Quotidiano