Sono altri due i fascicoli che legano l’ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo, agli imprenditori baresi Gaetano, Giuseppe e Cosimo Mancazzo, tutti finiti ai domiciliari il 19 maggio scorso per le presunte pressioni fatte su un magistrato di Trani affinché mandasse a processo un uomo che questi ultimi avevano accusato – ingiustamente per gli inquirenti – di usura. Ne è convinta la procura di Potenza, guidata da Francesco Curcio, che nell’odierna udienza dinanzi al tribunale del Riesame ha depositato nuovi documenti per certificare l’esistenza di rapporti pregressi tra gli imprenditori e l’ex capo degli inquirenti.
Si tratta altre due indagini segue…
Source: Il Fatto Quotidiano