By Valerio Cappelli, inviato a Taormina Il regista: «I miei genitori mi impedivano di parlare in italiano. Tra poco comincio Megalopolis (che mi auto finanzio) sull’avidità del potere, tra l’epopea dell’antica Roma e la New York moderna. Con un occhio al matriarcato» segue…
Source: Corriere della Sera Cinema