Archivio Tag: Attualità

Fabrizio Corona in lutto per la morte di Severina Panarello: “Le ho voluto bene come una madre. Come faccio ora senza di lei?”

Lutto per Fabrizio Corona. È morta a 58 anni Severina Panarello. La donna era responsabile dell’Uepe, l’ufficio per l’esecuzione penale esterna, di Milano e aveva avuto negli anni diversi colloqui con tanti detenuti, tra cui lo stesso ex re dei paparazzi.

“Le ho voluto bene come una madre – ha scritto Corona sui social – Ho pianto solo con lei, davanti a lei, per gioia, dolore, emozione, sconforto. Ha vissuto per tutti noi detenuti, affinché venissero riconosciute le pene alternative come un valore della costituzione per ricominciare nel modo giusto una nuova vita”. Quindi Corona continua: “Mi ha insegnato a credere nella giustizia, governata da persone uniche e oneste come lei – racconta – Ho capito con lei che il bene esiste che i valori sono importantissimi”. E conclude: “È stata il mio punto di riferimento per più di dieci anni, come faccio ora senza di lei? Ho un vuoto enorme e una grande sofferenza, le voglio un bene immenso ‘doc’. Buon viaggio dottoressa continua a proteggerci da lassù”.

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Matthew McConaughey, l’attore premio Oscar in diretta con FqMagazine: appuntamento il 14 maggio alle 12 sui canali social del Fatto Quotidiano

Matthew McConaughey in diretta con FqMagazine. L’attore premio Oscar sarà ospite di Claudia Rossi e Ilaria Mauri per presentare la sua autobiografia “Greenlights – L’arte di correre in discesa”, pubblicata in Italia da Baldini & Castoldi. Un libro unico nel suo genere, che nasce come una raccolta dei diari, delle liste e degli appunti che Matthew McConaughey ha scritto e conservato negli ultimi 36 anni e che ha come filo conduttore la “teoria dei semafori verdi“, una filosofia di vita che lo ha guidato e accompagnato nel suo percorso di successo. Dai ricordi d’infanzia al legame speciale dei suoi genitori, dall’amore per la moglie Camila alla paternità, un desiderio che aveva sin dall’età di 8 anni, passando per la sua carriera a Hollywood e i progetti per il futuro: tanti i temi che verranno affrontati nel corso dell’intervista. L’appuntamento è venerdì 14 maggio alle 12.00 sulla pagina Facebook e sul canale YouTube de Il Fatto Quotidiano.

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Tommaso Zorzi: “Mi sono detto: ‘Perché non posso monetizzare anche io l’odio?’”. E fa i nomi degli hater che ha querelato

“Mi sono detto: ‘Perché non posso monetizzare anche io l’odio?’”. Così Tommaso Zorzi ha annunciato di aver querelato decine di persone, tutti suoi haters, che avevano pubblicato degli insulti sotto ai suoi vari post sui social. Non ha fatto tutto da solo: Zorzi si è fatto assistere dallo studio legale di Avvocathy, l’avvocato-influencer che da anni lotta contro l’odio online. “Lei è stata vittima di bullismo più volte, si è fatta dare decine di migliaia di euro dai suoi haters. Se una persona arriva a dovermi dare qualche migliaia di euro per un insulto, la prossima volta non si permette di rifarlo con nessuno. Credo che sia propedeutico alla cura e alla risoluzione di questo problema, in attesa del DDL Zan che speriamo passi”, ha detto l’influencer, nuovo volto delle reti Mediaset.

Senza troppe difficoltà, Tommaso Zorzi è riuscito anche a risalire alla vera identità delle persone che si nascondevano dietro ai profili. “Specialmente su Instagram è molto molto semplice”, assicura. “Sono risalito alle identità reali con tanto di professione e luogo di residenza di alcuni miei hater”. Ed eccoli, i nomi dei suoi “odiatori”, tutti querelati con l’obiettivo di punirne pochi per educarne tanti: “Rita, una scrittrice di Savona che mi ha scritto una valanga di insulti: riceverà una querela. Francesco, ex agente di polizia: querela. Davide, titolare di un negozio di biciclette di Reggio Emilia. Mi ha scritto: ‘Sto coglione perché non torna…’: querela. Mauro, titolare di una autofficina di Olbia: querela. Simone, titolare di un ristorante steak house. Ha scritto: ‘Pezzo di merda, gente come te deve finire male, molto male’: querela. Guglielmo, studente e calciatore dilettante: querela. Fabio, barman internazionale. Aveva detto: ‘Sei un pezzo di merda irrispettoso, parassita, arrogante, presuntuoso’: querela. Potrei continuare così per un quarto d’ora”.

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Uomini e Donne, Riccardo lancia accuse che coinvolgono la redazione di Maria De Filippi: scoppia il caos in studio

Si accendono più del solito gli animi nello studio di Uomini e Donne. Come riportato da Libero, durante la registrazione del 9 maggio del Trono Over, è scoppiata una pesante lite tra Armando Incarnato e Riccardo Guarnieri. Quest’ultimo, dopo aver chiarito le voci sul presunto figlio in arrivo insieme a Roberta Di Padua, è tornato nel talk di Canale 5 per parlare dei frequenti litigi con Roberta da quando vivono insieme. Ma non solo. Secondo Riccardo, Roberta gli ha confidato che Armando parlava male della redazione del programma, cosa che era già venuta fuori durante qualche puntata passata e che aveva letteralmente fatto infuriare Maria De Filippi. Roberta ha smentito e Armando ha iniziato a inveire contro Riccardo tanto che i due sono arrivati quasi allo scontro fisico, con i presenti costretti a dividerli.

Non finisce qui. Roberta ha accusato Riccardo di non essere passionale e lui ha sostenuto di aver fatto un accordo con lei per rimanere più tempo a Uomini e Donne, con lo scopo di regalarle maggiore visibilità mediatica e follower sui social, a cui lei parrebbe tenere molto. La redazione del programma ha confermato peraltro che Riccardo inizialmente aveva rifiutato di prendere parte a questa registrazione.

Dulcis in fundo: la dama Ida Platano (ex storica di Riccardo, con cui aveva partecipato anche a Temptation Island) ha preteso da lui delle scuse, ma il diretto interessato l’ha minacciata: “Su di te potrei dire tante cose…“. E non lo ha ripetuto due volte: secondo Riccardo, Ida e un’altra dama in passato gli avrebbero chiesto di tenere il telefonino su un tavolo mentre si confidavano con lui sulla redazione. Il motivo? Temevano che potesse registrare la conversazione. Sempre lui ha aggiunto infine che le due si sarebbero addirittura accordate su chi vedere o meno, nominando Sossio Aruta poiché in quel periodo era il fiore all’occhiello del programma e avrebbe così fatto guadagnare ad entrambe maggiore visibilità.

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Giulia Mazza, la violoncellista sorda dalla nascita riacquista l’udito: “Sono riuscita a sentire il rumore della pioggia, la voce delle persone attraverso le mascherine”

Potrà rompere il silenzio, tornando a sentire dopo anni di silenzio assoluto. Giulia Mazza è una violoncellista sorda dalla nascita e da tre anni vive nella sordità totale, perché gli apparecchi acustici le hanno procurato gravi acufeni che, come ha scritto su Facebook, le procuravano “una confusione pazzesca, perché suoni e rumori si mescolavano“. Per questo era necessario sostituirli con apparecchi di ultima generazione, molto costosi e al di fuori delle sue possibilità economiche. Il suo appello è stato raccolto dall’Inner Wheel Club Padova Carf che ha raccolto la somma necessaria per garantirle un apparecchio di ultima generazione.

“Sono riuscita a sentire il rumore della pioggia, la voce delle persone attraverso le mascherine. Mi sono immersa nell’ascolto di ogni cosa”, sono state le sue parole in un video pubblicato sul suo profilo Facebook subito dopo la prova del nuovo apparecchio. Per celebrare l’evento il 15 maggio sarà organizzata una cerimonia nella sede del Comune di Padova, nel corso della quale Giulia riceverà l’’assegno dalle mani delle responsabili del’Inner Wheel Club. Durante l’evento la musicista suonerà dal vivo dalla Prima suite di Bach in G major: Il preludio, Il Courante, La Sarabande.

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“Melinda Gates preparava il divorzio da 2 anni. Era preoccupata per il legami del marito Bill con Jeffrey Epstein”

Melinda Gates era preoccupata per i legami dell’ex marito Bill con il finanziere caduto in disgrazia e condannato per reati sessuali, Jeffrey Epstein. L’insinuazione bomba è stata lanciata nientemeno che dal Wall Street Journal e rilanciata nelle scorse ore da parecchie testate statunitensi. Secondo il WSJ le preoccupazioni di Melinda risalgono addirittura al 2013. La fonte sondata dal quotidiano ha spiegato che la ex moglie del re della Microsoft si sentiva a disagio dopo aver incontrato insieme Epstein.

Bill, però, avrebbe però continuato il rapporto di conoscenza con il finanziere suicida in carcere. Nel 2019 Gates dichiarò proprio al WSJ di aver incontrato Epstein ma di non aver alcun rapporto d’affari o d’amicizia con lui. Bridgitt Arnold, portavoce della bgC3, una delle più importanti società di ricerca fondata da Gates, ha spiegato che il suo boss aveva incontrato Epstein nel 2013 in più occasioni per discutere di filantropia.

All’epoca la Arnold dichiarò anche: “Bill Gates si rammarica di aver incontrato Epstein e riconosce che è stato un errore farlo”. Ricordiamo che Epstein si è suicidato in una cella del penitenziario di Lower Manhattan nell’agosto 2019 mentre era in attesa di processo con l’accusa di traffico sessuale. Infine, sempre secondo il WSJ la causa di divorzio tra Melinda e Bill era in “preparazione” già dal 2019, in epoca pre Covid.

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Chiara Ferragni, super regalo di compleanno: quanto costa l’anello con il cuore rosa e i diamanti

Nella giornata di venerdì 7 maggio, Chiara Ferragni ha spento 34 candeline e tra i regali ricevuti c’è anche un anello con diamanti e uno zaffiro rosa a forma di cuore. Pensiero del marito Fedez? No, del brand Masetti Gioielli, il cui sito è stato preso d’assalto nelle scorse ore da chi voleva comprare “l’anello di Chiara Ferragni”. Sebbene il costo non sia esplicitato sul sito, secondo Fanpage il prezzo base di un gioiello simile con il solo zaffiro rosa a forma di cuore ma senza diamanti è di circa 4mila euro. Quello dell’imprenditrice digitale però è tempestato di brillanti che ne aumentano il valore e dunque potrebbe costare decine di migliaia di euro.

L’imprenditrice digitale si sta godendo questi giorni di relax nella fantastica cornice della maremma toscana, tra ville e tenute immerse nel verde in compagnia della famiglia e degli amici più stretti. Oggi probabilmente farà il suo ritorno a Milano, come si evince da un post pubblicato da pochissimo su Instagram: “Ultima colazione qui all’Andana Resort”.

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Chi è Giorgia Soleri, la fidanzata di Damiano dei Maneskin. Dalla malattia alla sua bio: “Mostro il cul*” su Instagram”

Si vociferava da mesi e ora sembra che non ci sia più alcun dubbio: Damiano dei Maneskin non è single. Anzi, da più di 4 anni è legato a Giorgia Soleri, come si capisce chiaramente dalla foto che ha pubblicato lo stesso frontman della band vincitrice di Sanremo 2021 sui social. Ma chi è lei? Giorgia, 25 anni, è una modella e influencer (conta più di 127mila follower) a cui piace mostrarsi in tutte le sue sfaccettature. Dalle foto più semplici in casa mentre legge un libro, fino agli scatti provocanti e ai progetti lavorativi. Come quello dell’ultimo spot della birra Moretti, in cui Giorgia è una delle giovani protagoniste.

Ironica e schietta, la sua biografia di presentazione recita: “Poso, amo, mostro il cu*o su Instagram e mangio amatriciana, nel mentre scrivo poesie e faccio la femminista guastafeste”.

Il suo rapporto con la mamma è un’altra delle cose che ama condividere, cosa che ha fatto soprattutto in alcune Instagram stories durante i mesi difficili del primo lockdown: “Purtroppo mi trovavo a Napoli e non potevo permettermi 1 mese di hotel. Inoltre se fossi tornata a Milano sarei stata da sola dato che abito a 30 km dalla città. La mia famiglia, compresa mia mamma, è chiusa in casa. Come sapete è una paziente oncologica e quindi non può permettersi di rischiare il contagio per cui mi trovo a Roma, ho dovuto scegliere”.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Giorgia Soleri (@giorgiasoleri_)

Non finisce qui. Tra i suoi numerosissimi post (più di 1.640) anche uno scatto dell’ottobre 2020 in cui Giorgia piange, con una lunga didascalia d’accompagnamento: “Vi ho parlato della mia malattia, ora ve la mostro. La chiamano ‘malattia invisibile’ ma io ricordo con estrema precisione tutte le rinunce e le limitazioni a cui mi ha costretta. […] Questa foto è stata scattata in una delle infinite notti che in questi 8 anni sono state interrotte da dolore, brividi urla e lacrime, e che mi hanno rovinato la vita. Mi sono sentita dire di tutto, che sono pazza, ansiosa, frigida, bugiarda, che ho paura del sesso, che dovrei masturbarmi di più. La parte peggiore è l’estrema solitudine in cui vieni buttata, giudicata da chi hai intorno e incompresa da chi dovrebbe trovare una diagnosi”. Infine ha concluso: “Ho scoperto di non essere sola, ma che le donne affette da questa patologia sono tantissime. Non siamo colpevoli, non siamo rotte e non siamo difettose. Siamo malate e meritiamo comprensione e rispetto #vulvodinia”.

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Milva, allestita al Piccolo Teatro la camera ardente: decine di persone in coda. Rita Pavone: “Meritava di essere ricordata in vita”

È stata allestita al Piccolo Teatro Strehler di Milano la camera ardente per Milva, morta il 24 aprile a 82 anni. Già prima dell’apertura prevista alle 9.30, sono stati tanti i cittadini milanesi che si sono presentati per dare l’ultimo saluto alla grande attrice e interprete della musica italiana. “Amavo il suo grande impegno ha dato tanto all’arte, alla cultura e a Milano, la proporrò per il famedio” ha commentato il sindaco Beppe Sala. “Spero sia di esempio per le generazione future” ha detto la figlia, Martina Corgnati. Anche Rita Pavone è passata per dare l’ultimo saluto: “Meritava di essere ricordata in vita, non solo adesso che non c’è più”

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Oscar 2021, le pagelle ai look del red carpet: Laura Pausini vera diva in Valentino, Chloè Zao bocciatissima – FOTO









Non solo premi, ma anche fashion. La 93esima Notte degli Oscar, a Los Angeles, è stata, in effetti, anche la prima grande sfilata di moda in epoca di pandemia da Covid-19. Rosso, bianco, oro e nero sono stati i colori chiave della serata. E, come sempre, l’Italia anche se non è riuscita a conquistare nessuna statuetta, sicuramente ha trionfato sul red carpet con le creazioni della sua alta moda. Poche tracce, invece, delle mascherine, indossate solo lontano dalle telecamere. Un red carpet abbastanza colorato, elegante, ma anche decisamente morigerato e meno frenetico del solito, a causa un po0 del momento storico e un po’ dei tanti dei nominati collegati da remoto. “Calma. Se le persone fossero qui saprebbero quanto la calma sia assolutamente rivoluzionaria”, ha commentato laconica Viola Davis. Insomma, anche i look hanno risentito un po’ di questa edizione all’insegna del politically correct che ha visto trionfare Nomadland, a scapito di un po’ del buon caro vecchio esibizionismo.

ZENDAYA: voto 9 – Semplicemente radiosa in un abito lungo giallo acceso di Valentino Haute Couture e con più 183 carati di diamanti Bulgari fra orecchini, collana e anelli. “Force de beauté”: altro nome non poteva essere più azzeccato per il magnifico vestito di chiffon di seta giallo fluo.

LAURA PAUSINI: voto 10 – La “Laura nazionale” ha sfilato da vera diva sul tappeto rosso degli Oscar sfoggiando una creazione esclusiva total black Valentino Alta Moda realizzata appositamente per l’occasione dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli in gazar di seta e lana double, nero profondo. Un abito dalle linee semplici ma altamente sartoriale: ci sono volute infatti 500 ore di lavoro alle sapienti mani di Irene, Mariagrazia, Samanta, Sabina e Stefania per realizzarlo, come fa sapere la Maison. A completare il look, rossetto rosso, diamanti e smeraldi by Bulgari.

AMANDA SEYFRIED: voto 9 – Rosso scarlatto per lei, declinato in un prezioso ed elaborato abito in tulle plissettato di Giorgio Armani Privé.

ANDRA DAY: voto 2 – Decisamente too much. L’abito oro metallico di Vera Wang dallo spacco ultra profondo lasciava troppo scoperte le sue curve. Anche gli orecchini a goccia con punta di diamanti gialli di Tiffany &Co passavano in secondo piano tra cotanto cattivo gusto. La statuetta per ‘peggior look degli Oscar’ va senza dubbio a lei.

CAREY MULLIGAN: voto 8 – Semplicemente woow. L’attrice ha lasciato tutti senza parole in un Valentino couture oro con minuscolo top metallico e un’enorme gonna a palloncino. Direttamente dalla Code Temporal SS21 Collection, un capo di altissima moda realizzato in 350 ore da Debora, Giuseppe, Nina e Paola dell’atelier Valentino. Interamente ricamato con paillettes cangianti dai riflessi perlati, questo capo era nel suo habitat naturale.

VIOLA DAVIS: voto 7 – Niente male. Per lei uno splendido look bianco personalizzato con ritagli intricati in un corpetto aderente, su una gonna da principessa. Pochette tempestata di cristalli e capelli raccolti. Stilista: Alexander McQueen.

CHLOÉ ZHAO: voto 3 – Fresca di statuetta, avrà pur vinto come miglior regista per il film ‘Nomadland’ ma l’abito-tunica in tricot color avorio di Hermès abbinato a treccine e sneakers bianche è nel complesso piuttosto sciatto. Troppo per una serata da Oscar. E la borsetta a tracolla, anche no.

HALLE BERRY: voto 8 – Elegantissima, raffinata, in un Dolce&Gabbana senza spalline fatto su misura, in tinta lampone con scollo a cuore e di fiocco esagerato in vita, ha stregato tutti. Complice i volant dell’abito in chiffon, l’attrice si è prestata perfettamente all’obiettivo dei fotografi anche se molti hanno criticato il suo nuovo taglio di capelli: un caschetto sbarazzino che, a detta dei più critici, stonava con la mise.

VANESSA KIRBY: voto 9 – Regina di stile in tv e anche sul red carpet. Capelli raccolti, labbra e unghie laccate di bordeaux e un filo di diamanti al collo, la star di The Crown ha vestito a pennello l’abito minimal di Gucci color cipria con ampia scollatura e coda. Divina.

MARIA BAKALOVA: voto 7,5 – Un total white dal sapore principesco. Bellissima in un candido Louis Vuitton dal tenue scintillio, scollatura profonda e gonna di tulle.

REESE WITHERSPOON: voto 7 – Lei si che sa bene come mettere in risalto le sue forme e sul tappeto rosso sembra una dea greca con l’abito Dior bicolore e il punto vita segnato. Chic e con poco sforzo. Il tocco di stile: sandali e gioielli minimal.

ANGELA BASSETT: voto 6,5 – In Alberta Ferretti, ha sfoggiato un abito bustier in crepe di seta rossa dalle maniche extra large a ricordare un fiocco. Il tutto accompagnato da rubini e diamanti Chopard.

OLIVIA COLMAN: voto 5 – Rosso di sera anche per Olivia Colman, avvolta (pure troppo) in una creazione un po’ castigata di Dior realizzata da Maria Grazia Chiuri.

GLENN CLOSE: voto 8,5 – Glenn Close non si discute, si ama. Nominata per ‘Elegia americana‘ di Ron Howard, l’attrice ha scelto il blu in un modello Armani Privé composto da tunica e pantaloni. Il tocco di classe? I guanti en pendant.

CELESTE WAITE: voto 3 – Dalla passerella al red carpet, eccola con il cuore letteralmente in mano. La nuovissima ma già iconica borsetta a forma di cuore di Gucci convince tutti. L’abito e il resto del look decisamente meno, anzi. Da dimenticare.

MARGOT ROBBIE: voto 8 – Bella, bellissima, Margot Robbie è apparsa raggiante in Chanel Haute Couture e ha vinto a mani basse, sbaragliando la concorrenza con il laminato silver. Chapeau.

EMERALD FENNELL: voto 7 – Sa come vestirsi anche in gravidanza la vincitrice della statuetta per la miglior sceneggiatura originale di ‘Una donna promettente’. Per lei un abito floreale firmato Gucci dal mood etereo. La linea le donava, i colori un po’ meno.

MARTIN DESMOND ROE E TRAVON FREE: voto 6 – Coordinati ma non elegantissimi con i loro smooking black and gold di Dolce&Gabbana con maxi revers oro e nero hanno lasciato il segno. Da sottolineare come i completi avessero ricamat i nomi delle persone uccise dalla brutalità della polizia negli Stati Uniti, a conferma della militanza che ha caratterizzato questa cerimonia.

LESLIE ODOM JR: voto 7 – Spennellato d’oro anche lo smoking di Leslie Odom Jr, che ha vinto l’Academy Award per miglior attore non protagonista in ‘Quella notte a Miami‘. Il look, firmato Brioni, è composto da un tuxedo e una camicia realizzati in un tessuto jacquard intrecciato con seta dorata e filo d’oro puro 24 carati.

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