La sanità fa e disfa, assorbe risorse, genera liste d’attesa e disservizi. Insomma è colpa sua: così nessuno ha responsabilità
di Fabiano Amati*
Reificazione, si dice in italiano buono: è una parola somigliante a una magia linguistica di grande utilità pubblica. Funziona così: prendi una decisione umana, una responsabilità precisa, un nome e un cognome, mettila al riparo in un frullatore di linguaggio istituzionale, premi il pulsante “astrazione” e ne esce una cosa. E a una cosa – che non decide, non firma, non risponde, ma che accade e basta – sei così pazzo da volere addebitare una colpa?
È un trucco antico ma sempre attuale. Se qualcosa va storto, non è perché qualcuno ha sbagliato, ma perché il sistema è complesso. segue…
Source: Il Fatto Quotidiano
