“Niente cose infami, ma perché pure tutte queste bombe tutti questi giudici, tutti questi … ma che cosa sono … non è nel Dna di questa cosa. Le bombe là fuori, fare morire gente innocente”. Il giudizio tranchant sulla svolta stragista voluta da Totò Riina è captato dai carabinieri di Palermo lo scorso 5 luglio. A parlare sono Gaetano Badagliacca e Antonino Anello, entrambi arrestati (il primo in carcere, il secondo ai domiciliari) nell’operazione di martedì che ha portato all’arresto di 7 persone a capo del mandamento di Rocca Mezzo Monreale, subordinato a quello di Pagliarelli. Uno statuto, regole segue…
Source: Il Fatto Quotidiano